Una guida alle più (e meno) belle Isole Greche
Per anni abbiamo esplorato in lungo e in largo il Mar Egeo, passando da un’isola all’altra, a partire dalle più note, fino a quelle che anche i Greci stessi fanno fatica a ricordare dove si trovino. Isole chiassose e piene di vita, isole silenziose più del mare calmo, piccoli alloggi in case bianche e blu in riva al mare, o lussuosi hotel con vista mozzafiato. Spiagge di roccia, di ciottoli o sabbia caraibica. Acqua di un blu scurissimo nella quale affondano terreni vulcanici, o piccole calette dalle acque trasparenti e la sabbia rosa corallo. Terre aride, dolci, sferzate dai venti, o frastagliate da impervie montagne coperte di boschi.
Insomma, le isole Greche sono a buona ragione la nostra meta di mare preferita, e accontenteranno ogni tipo di gusto. Che siate amanti di una vacanza tranquilla cullata dal frinire delle cicale, o che siate alla ricerca di bar alla moda dove passare le vostre serate ballando sotto le stelle, nelle isole greche troverete tutto questo, oltre a tre costanti fondamentali: clima temperato, acque cristalline e ottimo cibo.
L’ARCIPELAGO DELLE CICLADI
Aride, ventose, costellate da villaggi più bianchi della neve. Si snocciolano rade come granelli di un rosario dal Peloponneso verso il profondo Mare Egeo. L’erba secca color oro tappezza ogni promontorio, le vigne e le coltivazioni di pomodoro crescono distese a terra per evitare i venti costanti. Alcune conosciute in tutto il mondo, altre sconosciute ai più, tutte offrono quei villaggi di casette bianche come cubetti di zucchero, troneggiate da una chiesa dalla cupola blu come il mare. Il mare è sempre agitato, i traghetti tardano sempre, ma il sole sempre splendente.
Santorini
Non ha bisogno di presentazioni, ma se volete sapere qualcosa di più prima di andare a Santorini, sicuramente possiamo dirvi che il mare non è il suo punto di forza. L’isola è una parte della caldera di un antico vulcano, e quindi ha spiagge scure e ombrose, per lo più calette impervie e mare profondo.
L’essenza di Santorini sono sicuramente i suoi villaggi: Chora, Firostefani, Imerovigli, che si snodano l’uno dopo l’altro sul lato orientale della caldera, e la lontana Oia, che domina il lato nord. Sono un groviglio di stradine tra i cubetti bianchi delle case, interrotti da qualche cupola blu delle famose chiese cicladiche. Si abbarbicano sull’anfiteatro della caldera, costellati da caffè e ristoranti, hotel lussuosi con piscine che guardano il mare, offrendo in ogni punto indimenticabili viste del tramonto sul mare. Oia si vede in lontananza, ed è bellissima sia da questa prospettiva, che passeggiando tra le sue stradine ricche di raffinati negozi di design. Sotto al sole richiamano i turisti con ceramiche e teli colorati che sventolano nei vicoli, alla sera affascinano con le luci blu delle piscine che costellano come zaffiri tutta la costa ingoiata dalla notte. Uno spettacolo che difficilmente riuscirete a dimenticare.
Se le passeggiate tra i villaggi non vi bastano, potete sicuramente esplorare alcune delle sue spiagge. La nostra preferita è Paralia Vlichada, a Sud dell’isola, una distesa di sabbia nera dominata da scogliere calcaree modellate dal vento, con un bel lounge bar sulla spiaggia. Più difficile da raggiungere la Red Beach, sempre a Sud, una piccola e affollata spiaggia di ciottoli ai piedi di una scogliera di terra rossa. A Nord c’è la spiagga Paralia Pori, che va in ombra molto presto al pomeriggio, con ciottoli e un’alta scogliera.
Se vi capita di essere sull’isola a Settembre, non perdetevi Ifestia, una celebrazione con fuochi d’artificio che simulano le esplosioni del vulcano, sulla caldera. Potete osservarla dal mare, o meglio passeggiando a Firostefani, e trovando un posto tranquillo a picco sul mare dove sedervi e godervi il buio sull’isola e le luci dei fuochi sul mare.
Se per un giorno o due volete godervi il lusso di un alloggio a picco sulla caldera, vi raccomandiamo Sophia Luxury Suites.
Koufonissi
Koufonissi è un piccolo, piccolissimo gioiello delle Piccole Cicladi, lunga 3.5km nel punto più largo, e praticamente percorribile a piedi in ogni direzione. Il villaggio è minuscolo e non offre molte attrattive, ma se cercate un mare da sogno non troverete quasi meta migliore. Le spiagge sono di sabbia dorata e fine, anche se alcune molto ventose. Bellissime e dolci scogliere si alternano tra le spiagge. Scegliete questa isola se volete un posto solitario (magari non ad Agosto) e dal ritmo lentissimo, dove affittare uno studio vista mare e leggere all’ombra di un fico.
Non perdetevi il Souvlaki o la Pita Gyros di Sti Strofi, una piccola finestrella verde in una casa in centro, che farete quasi fatica a notare, se non per la fila che attende questa delizia.
Milos
Milos è un pezzo di luna precipitato nell’egeo. Sorgenti termali sottomarine, scogliere bianche di gesso che si modellano con il vento, calette nascoste tra grotte calcaree e spiagge da sogno. Sarà difficile trovare un’isola più variegata di Milos. I villaggi sono meno speciali, mentre i panorami costieri e le spiagge sono davvero unici.
Se volete una panoramica completa su tutte le bellissime spiagge dell’isola potete leggere l’articolo dedicato.
La spiaggia di Sarakiniko è l’emblema dell’isola, con scogliere bianche levigatissime che improvvisamente si tuffano a picco sul mare. Sempre sferzata da forti venti, che ne hanno sicuramente modellato la bellezza, è un posto imperdibile, anche solo da ammirare a distanza se fare il bagno tra le alte onde non è possibile.
Paralia Tsigrado è un’altra perla: lasciate l’auto e imbracciate lo zaino per scendere i gradini della scoscesa scala a pioli che si infila in una tasca di roccia e che vi porterà in questa alcova, con la spiaggia di piccoli ciottoli dorati e il mare che si insinua in pittoresche grotte.
Tsigrado è raggiungibile anche con una piccola escursione in kayak dalla nostra spiaggia preferita sull’isola: Fyriplaka. Questa spiaggia dalle acque basse e trasparenti è circondata da imponenti scogliere e disseminata di ciottoli e scogli di ogni forma e colore.
Thiorichia, infine, è una particolarissima spiaggia per raggiungere la quale dovrete camminare mezz’ora dopo aver percorso una lunga strada polverosa. Si tratta di una vecchia miniera di zolfo abbandonata, dove le rovine e le carcasse in ferro sono rimaste intatte, e l’acqua è di un insolito color smeraldo opaco.
Le scogliere di Milos e le sue spiagge non raggiungibili dalla terraferma, valgono un giorno in barca per essere esplorate.
Kimolos
Kimolos è la sorella sconosciuta di Milos, ma ciononostante offre alloggi chic, ristoranti deliziosi e spiagge paradisiache. La conformazione delle due è molto simile, tanto che Kimolos sembra essersi staccata da Milos ed essere andata alla deriva, dove rimane sospesa nel tempo da almeno 50 anni.
Goupa è il vecchio porto della cittadina, e un minuscolo agglomerato di rimesse per attrezzi e per barche dalle porte colorate, scavate nella roccia calcarea, a ridosso del mare, con un piccolo molo. Alcune di queste rimesse sono tutt’ora utilizzate, altre sono state convertite in alloggi.
La spiaggia di Prassa, sebbene un pò lontana, è la più bella dell’isola, con un paio di beach bar, acque cristalline, sabbia fine e una meravigliosa scogliera che le fa da cornice.
L’unico villaggio di Kimolos è molto pittoresco, con casine bianche dalle porte colorate, qualche chiesa, profumo di biscotti alla cannella, e anziani che sorseggiano un ouzo osservando i passanti, seduti davanti a ristoranti deserti. In cima al promontorio, diversi mulini a vento in pietra resistono alla forza dei venti, tra campi aridi e fichi d’india, e da questo luogo si gode di una magnifica vista sul sole che sorge.
Non perdetevi le Ladenia della panetteria Paradossiakos, una sorta di pizzetta con pomodoro e origano che lascia davvero stupiti. Mentre il minuscolo forno Nikos realizza dei biscotti alla cannella davvero deliziosi.
Serifos
Un porticciolo vivo e affollato, spiagge piacevoli, dalla sabbia morbida e dalle acque smeraldine, ma più di tutto quello che ci ha stregati di Serifos è la sua natura aspra con picchi ruvidi che spiccano sul mare blu, un susseguirsi di alture che si perdono nella bruma al tramonto e una insolita città vecchia arroccata sulla cima di un’alta montagna che guarda l’isola dall’alto, tra casine bianche annidiate sul promontorio e chiese sferzate dai venti.
Paesaggisticamente, una delle cicladi più belle, offre anche un ottimo cibo, con ristoranti che hanno rivisitato la tradizionale cucina dell’Egeo. In una stagione più temperata, si può anche percorrere le decine di sentieri escursionistici che l’isola offre, per raggiungere promontori con infiniti panorami sulla terra e sul mare.
Folegandros
Folegandros è stata una delle isole che abbiamo amato di più, ma da quando noi siamo stati in questo posto sconosciuto, sembra essere entrata nei radar turistici di molte persone.
Quando noi abbiamo visitato Folegandros, era un’isola silenziosa e solitaria, solcata solo dai contadini a dorso di mulo, con campi coltivati scoscesi e calette con spiagge di piccoli ciottoli o sabbia dorata e mare calmo.
Oltre alla Chora, con la sua chiesa con la lunghissima scalinata bianca che spicca sul promontorio, c’è il piccolo centro di Agkali, con alcuni appartamenti direttamente sulla spiaggia e ottime taverne e caffè proprio di fronte. In una vacanza in questo angolino di Folegandros, non vi servirà quasi muovervi dal vostro appartamento.
Paros e Antiparos
Nota per il suo animo viveur, Paros è molto di più di un’isola per divertirsi al ritmo della musica da DJ che risuona tra i letti a baldacchino e le tende bianche delle spiagge più rinomate. Sebbene sia meno selvaggia e incontaminata di altre Cicladi, a Paros troverete anche l’aspetto autentico delle isole greche meno conosciute.
Potrete scegliere spiagge attrezzate e animate, o spiagge libere e silenziose dove sonnecchiare all’ombra delle tamerici. Potrete svicolare tra i tavolini dei ristoranti gourmet che tempestano il porto della vibrante Naoussa, dopo aver curiosato tra i costosi negozi di abbigliamento del centro, oppure fermarvi in una panetteria profumata e silenziosa, dove risuona solo il rumore di un ventilatore, prendere un dolce locale e gustarvelo seduti su un muretto imbiancato all’ombra di una bouganvillea in uno dei paesini dell’entroterra, ascoltando i bambini che giocano in lontananza.
Le spiagge sono moltissime, e non vi basterà una settimana per visitarle tutte. Inoltre, da Paros potrete raggiungere anche in giornata la sua sorella minore, Antiparos, un’isola minuscola e apparentemente più esclusiva, che offre remote spiagge paradisiache e un piccolo villaggio ricco di vita.
L’ARCIPELAGO DEL DODECANESO
Una natura aspra e selvaggia, isole montuose, roccia viva coperta da macchia mediterranea, arbusti spinosi, timo, erica e ginestre. Boschi ombrosi di pini, scogliere impervie a picco sul mare, sulle quali si fa quasi fatica a costruire strade. Calette tranquille, spiagge sterminate battute dai venti e dai surfisti, pareti rocciose per l’arrampicata. Un’architettura a metà tra modeste abitazioni isolane e pompose case signorili neoclassiche. Storia e mare senza soluzione di continuità.
E in più, l’antica colonizzazione italiana, fa di queste isole un vero e proprio paradiso per la cucina, con piatti ereditati dalla tradizione greca, con forti influenze della cucina italiana.
Rodi
Grande, anche troppo, bellissima, ricca di storia e di tanti villaggi e spiagge diverse. La vecchia Rodi vale da sola il viaggio fin qui: l’antica città veneziana è un gioiello perfettamente conservato tra severe mura in pietra. Un paio di giorni in questo posto sono d’obbligo e poi potrete spostarvi nelle spiagge o nel bellissimo centro di Lindos, una distesa di case bianche sulla roccia rossa, chiuso in una baia protetta e sormontato da una rocca illuminata dalla luna.
Le spiagge sono di ogni tipo: da Tsambika, una interminabile distesa di spiaggia dorata, vicina a diversi resorts ed adatta a sport e famiglie, fino a Prasonissi, nell’estremo Sud, dove sulle dune di sabbia rossastra sono distesi centinaia di kite pronti a spiccare il volo grazie ai fortissimi e costanti venti. Passando da Glystra, con le acque turchesi e una piccola caletta di sabbia davanti a un boschetto di pini, oppure dall’affollatissima ma pittoresca spiaggia di Lindos.
A Nord dell’isola, non dovete perdervi il ristorante Caffè Marco Polo, raffinato, gourmet, buonissimo, con una location pazzesca nella città vecchia.
Stessi commenti valgono per il ristorante Odyssia di Lindos. Mentre se volete una taverna più spartana ma senza rinunciare a ottimi piatti, c’è la Taverna Platanos sulla strada per Prasonissi a Sud dell’isola.
Symi
Da Rodi, con un breve viaggio in traghetto, si raggiunge la vicina minuscola Symi. Non è un posto per la balneazione, ma dovrete trascorrere la vostra giornata a perdervi tra le decadenti strade della cittadina, tappezzate di edifici coloratissimi neoclassici, con le facciate a timpano, alternati a ruderi scoloriti dal sole. I pescatori, le boutique impensabilmente chic e gli artisti che dipingono al sole, faranno da cornice a questo posto idilliaco.
Karpathos
Se c’è un solo posto dove si mangia meglio che a Rodi, quello è Karpathos. Piatti veraci, di terra più che di mare, da gustare dopo una giornata in spiaggia nelle tante cale rocciose dell’isola, come Apella e Kira Panagia, o nelle sabbiose spiaggia di Diakoftis, la più bella e remota, o Lefkos, ai piedi dell’omonimo villaggio.
Karpathos è impervia e boscosa, e guidare nell’entroterra, con viste sconfinate sul mare blu è davvero piacevole. Potete fare un tour completo dell’isola, e spingervi fino a Olympos, un magnifico villaggio dalle case neoclassiche con le facciate a timpano colorate, pericolosamente abbarbicato su un promontorio, con viste mozzafiato sul mare turchese.
Per una guida completa dei nostri ristoranti preferiti, leggete l’articolo dedicato.
Astypalea
La sorprendente Astypalea è sconosciuta alla maggior parte delle persone. La riconoscerete dalla fila di mulini bianchi dal tetto rosso che svettano sul crinale, perdendosi nell’abitato fino alla rocca, al culmine di un velo di case bianche che copre il promontorio. La natura è molto aspra, ma ci sono spiagge bellissime.
Aminakia è stata la nostra preferita, con una natura ruvida e selvaggia che le fa da sfondo, in una profonda baia che sembra quasi un fiordo. Per raggiungerla ci vorranno almeno 45 minuti dal villaggio, su una strada che a definirla accidentata sembra quasi di mentire. Ma ci sono tantissime spiagge, più o meno accessibili.
Anche il cibo come al solito non ci ha delusi: ci sono taverne sulla spiaggia dove gatti, bambini e parenti che non si vedevano da tanto tempo conducono la loro vita come se i clienti non ci fossero, come da Aerino ad Agios Kostantinos.
Ci sono taverne hippie che invece sfornano manicaretti deliziosi, mangiati direttamente con i piedi nella sabbia, come la Taverna Steno; e infine, posti deliziosamente spartani, dove gli anziani giocano a carte dopo il tramonto sorseggiando una birra, incuranti degli avventori che si fermano per l’inaspettata vista sul mare, per poi ritrovarsi a gustare piatti gourmet di calamari che si sciolgono in bocca come una crema divina, come da Almyra.
CRETA, LA REGINA DELL’EGEO
Come una madre che osserva i piccoli figli sparsi per il mare, Creta sta a guardia del sud dell’Egeo e guarda da lontano tutte le isole Greche con compita tranquillità, dopo aver fatto da teatro a conquiste, piraterie e colonizzazioni.
Un’isola grande, che vale la pena esplorare a ritmo lento, alloggiando un pò qua, un pò la, godendo di tutti i suoi diversi aspetti.
Non solo il mare è favoloso, ma anche le città meritano del tempo. Heraklion è la porta d’ingresso all’isola. La città di stampo veneziano è piacevole da percorrere e offre tanti spunti culinari. Nei paraggi, potrete spendere un pomeriggio (o forse una mattina, per evitare le ore più calde) a visitare il palazzo di Cnosso, con i suoi affreschi e le colonne rosso carminio tra le leggendarie rovine che parlano del minotauro.
Le spiagge a Est dell’isola, come quella di San Nicolao, sono piccole calette di ciottoli con l’acqua profonda, circondate da qualche sparuto villaggio e qualche taverna di pesce. A Sud il mare è mosso e le spiagge ventose, ma le scogliere pittoresche, come quelle di Matala Beach.
Cercando la vita notturna, vi troverete a Retimno o a Chania, gli altri due grandi centri a nord dell’isola, procedendo verso Ovest. Anch’essi, tra fortezze veneziane e case con balconi in legno e arcate alle finestre, sembrano usciti da un libro dei pirati. Offrono tantissima vitalità, nei vicoli pieni di negozi, sul lungomare, o nei ristoranti che osservano le onde.
A Ovest dell’isola, le spiagge diventano un paradiso sabbioso, a partire da quello dorato di Falasarna. Una serie di 3 estese cale sabbiose si sussegue tra ombrelloni, grandi spazi liberi, e qualche eccellente bar sulla spiaggia.
Balos è un simbolo di Creta, un piccolo promontorio deserto in mezzo al mare collegato alla terra ferma da una striscia di sabbia bianchissima, circondata da acque di un colore alieno. Per raggiungerla bisognerà percorrere in auto la penisola a Nord-Ovest di Falasarna, e poi un impervio tratto a piedi che discende verso il mare e che offre una vista splendida della baia.
All’estremità Sud-Occidentale dell’isola, la remota spiaggia di Elafonissi è la più nota di Creta, con le sue acque bassissime e limpidissime, il colore turchese e la sabbia rosa composta da frammenti di cristalli e conchiglie.
Il cibo è, come ovunque, eccellente. Tra gamberi saganaki, feta con miele, calamari ripieni e pesce fresco, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Questi alcuni tra i nostri ristoranti preferiti:
Taverna da Antoni. Non la troverete neanche su Google, ma vi imbatterete in questa minuscola taverna arrampicata sul promontorio, tornando da Elafonissi verso Kissamos. Il pesce più buono e semplice mangiato in Grecia.
Ippokampos, Heraklion. Ottimo saganaki e dehor sul mare.
En Plo Estiatorio, Heraklion. Buona cucina di pesce vista mare.
Taverna Knossos, Retimno. Un pò turistica, ma la vista sul porto è eccezionale, specialmente se avrete la fortuna di trovare il balconcino al piano superiore libero. La cucina è buona, anche se un pò meno autentica.
VALGONO IL VIAGGIO?
Da quando abbiamo iniziato la nostra esplorazione degli arcipelaghi dell’Egeo, abbiamo collezionato esperienze più o meno memorabili. Non tutte le isole che abbiamo visitato figurano nella nostra lista di mete consigliate. Ecco quelle che meno ci sono piaciute e perchè.
MYKONOS: La più conosciuta delle Cicladi insieme a Santorini, non ha incontrato i nostri gusti. La party-island per eccellenza ha sicuramente delle bellissime spiagge, ma se non siete amanti della calca, del gomito a gomito con i vicini di ombrellone, della musica a tutte le ore, dei vicoli strabordanti di gente e dei prezzi improponibilmente alti, allora vi consigliamo di scegliere un’altra isola.
IOS: Ios è un miglior compromesso per chi ama la vita notturna ma vuole anche godersi un lato più tranquillo della vacanza. Tuttavia, la frequentazione è molto giovane, e la città vecchia molto chiassosa e trasandata. Non abbiamo trovato quell’atmosfera autentica che per noi rende le Cicladi speciali, che per esempio, nonostante l’iper affollamento, si ritrova anche a Santorini. Anche le spiagge sono belle ma non imperdibili, anche se c’è di positivo che le folle si concentrano attorno al villaggio principale, e nei beach bar con piscine e vista tramonto, e quindi le spiagge sono più tranquille e vivibili.
NAXOS: Un discorso simile vale per Naxos. Il capoluogo è molto trasandato e meno pittoresco di altri, come anche i villaggi minori. Non abbiamo trovato nessun panorama indimenticabile, e i siti archeologici consigliati sono di poco interesse. Per le spiagge non abbiamo molti consigli, poichè nei giorni in cui abbiamo visitato l’isola il vento era così forte da rendere invivibile spiagge e mare.
SIFNOS: Isola modesta, come pure le spiagge. Se cercate la tranquillità e del buon cibo, potete sicuramente annoverarla nella vostra bucket list, ma non aspettatevi villaggi bianchi arroccati sulle colline, mulini a vento e spiagge di sabbia bianca.
KALYMNOS: Non c’è un centro che valga la pena visitare e le spiagge sono molto piccole o difficilmente raggiungibili, comunque niente di memorabile. Il villaggio di Vathy è un fiordo carino dove fare un bagno dal molo. Per il resto l’isola è per lo più conosciuta per le sue scogliere adatte all’arrampicata.