Architettura, storia e natura: il meglio della Norvegia
La Norvegia è la regina dei paesaggi naturali, delle alture verdissime e delle spiagge bianchissime, degli specchi d’acqua immobili e delle cascate fragorose. Ma in realtà questo Paese riesce a conciliare in una fusione magistrale gli elementi naturali con quelli antropici. A volte si fondono con una perizia incredibile, a volte creano contrasti fortissimi e perfetti. Opere moderne o costruzioni storiche punteggiano i fiordi e i boschi, e sono tutte da scoprire.
Ecco cosa aspettarsi da un viaggio in Norvegia e i posti dove godere al meglio di tutte le sue sfaccettature.
FIORDI, FIORDI E ANCORA FIORDI
Norvegia è sinonimo di fiordi, o fiordo lo è di Norvegia, non so cosa sia più vero. Ma la costa di questo Paese è in pratica un susseguirsi infiniti di penisole create dal mare che si insinua come crepe in una parete traballante, con tante diramazioni che formano a loro volta fiordi interni più piccoli, fino a perdersi inghiottite dalla terra. L’immagine tipica del fiordo norvegese sono altissimi picchi coperti da boschi di un verde brillante, che a tratti dolcemente a tratti con bruschi dirupi e pareti di roccia viva, si tuffano in questa lingua di mare che curva dopo curva si fa largo nella terra. Ogni fiordo si assomiglia, e allo stesso tempo è unico.
Questi i nostri preferiti:
1. LYSEFJORD: acque amene, albe memorabili, alcune escursioni nei dintorni, una strada panoramica. Il fiore all’occhiello del Lysefjord è il Preikestolen, che osserva dall’alto questo fiordo tranquillo.
2. HARDANGERFJORD: contrasti fortissimi tra aspre pareti rocciose che si offrono ad escursionisti esperti, e ameni declivi coperti da frutteti accanto a silenziosi villaggi. Si trova tra due parchi nazionali, uno con viste sulle montagne e sui laghi, un’altro che raccoglie ghiacciai perenni. L’Hardangerfjord è anche la porta d’accesso all’escursione per Trolltunga, sebbene il punto panoramico non si trovi sul fiordo ma su un lago.
3. SOGNEFJORD: il più lungo e il più profondo, il re dei fiordi norvegesi. È la porta d’accesso a due magnifici parchi nazionali, lo Jotunheimen e lo Jostedalsbreen, che vi incanteranno con vette e ghiacciai. Potrete, per esempio, addentrarvi verso il Tungestølen, una pianura circondata da montagne, con un magnifico lodge. Potrete pernottare in questa struttura dall’architettura avvenieristica oppure godervi il campeggio accanto a corsi d’acqua e mandrie al pascolo.
4. NÆRØYFJORD: una diramazione del Sognefjord che ospita graziosi paesini come Gudvanger e Undredal, e fragorose cascate. Insieme all’Aurlandsfjord è patrimonio dell’UNESCO.
5. AURLANDSFJORD: anch’esso di dirama dal Sognefjord e sul suo lato orientale ospita la Stegastein, una piattaforma panoramica in legno che sembra tuffarsi come una cascata nei boschi che raggiungono il fiordo.
6. LUSTRAFJORD: ancora un ramo del Sognefjord degno di attenzione, con dolci declivi e frutteti e una delle Stavkirke patrimonio dell’UNESCO, la chiesa di Urnes.
7. GAIRANGERFJORD: un altro fiordo parte della lista UNESCO, sulle sue sponde ci sono ripide strade con un susseguirsi infinito di curve a gomito, che conducono a punti panoramici vertiginosi. Guidate a nord verso Trollstigen, oppure sulla Eagle Road, e infine ammirate il fiordo dal punto panoramico Geiranger Skywalk.
8. NUSFJORD (Isole Lofoten): diversamente dagli altri la bellezza naturale di questo fiordo viene quasi oscurata dalla bellezza dell’omonimo villaggio dai rorbuer gialli che colonizza le sue sponde.
PARCHI NAZIONALI SCONFINATI
Tra un fiordo e l’altro si estendono immensi parchi nazionali. Che siano noti per i loro ghiacciai in accrescimento, per essere un santuario per gli animali o per le imponenti cascate, vale la pena percorrerli in lungo e in largo e pianificare qualche escursione. Tra i più belli che abbiamo visitato:
1. JOSTEDALBREEN NP: famoso per i suoi ghiacciai, noi abbiamo avuto il piacere di ammirarli da lontano nella valle del Tungestølen, campeggiando per una notte e godendoci il magnifico tramonto, nonchè una passeggiata nella valle al mattino, e più da vicino sul Nigardsbreen, arrivando fino alle pendici del ghiacciaio.
2. DOVREFJELL-SUNNDALSFJELLA NP: distese di dolci declivi coperti di taiga, i muschi e i licheni scricchiolano sotto i vostri piedi, gli arbusti crescono accanto a rivoli d’acqua e le vostre scarpe da trekking affonderanno qua e là in aree paludose. Se siete fortunati potrete osservare cervi, renne e soprattutto il raro bue muschiato che impassibile sotto la pioggia si staglia col suo manto ondulato guardandovi con sospetto.
3. JOTUNHEIMEN NP: già percorrendo la scenic route tra Lom e Luster potrete ammirare alcune delle vertiginose montagne di questo Parco Nazionale che ospita alcuni tra i picchi più alti della Norvegia. L’escursione che conduce a Besseggen è la più nota, e porta ad un punto panoramico particolare da cui ammirare un lago e un fiordo nella stessa prospettiva. Noi ne abbiamo potuto percorrere solo un tratto, prima che iniziasse a diluviare.
CHIESE VICHINGHE
Le Stavkirke sono chiese medievali con tettoie e pinnacoli, ricoperte da tegole in legno di pino che come squame rivestono tutta la carcassa lignea della struttura. Invecchiate sotto le intemperie sono oggi quasi di colore nero, e con le loro gronde decorate e i timpani aggettanti sembrano un drago raggomitolato che riposa tra un prato e un cimitero di lapidi in pietra coperte di muschio. Tra le sopravvissute 28 chiese, quelle che noi abbiamo visitato sono la Undredal Stavkirke (molto diversa dalle altre, tinteggiata di bianco), Urnes Stavkirke, Fantoft Stavkirke (noi l’abbiamo trovata chiusa, ma è raggiungibile con una breve passeggiata dal parcheggio, in un bosco fatato) e la Borgund Stavkirke, da accompagnare con una bella escursione sulla Vindhellavegen nei paraggi, che vi condurrà tra boschi, pascoli e su una vecchia strada in pietra con tante anse in una vallata molto pittoresca.
ARCHITETTURA CONTEMPORANEA SUL CIGLIO DELLA STRADA
In Norvegia l’architettura contemporanea non investe solo grandi interventi edilizi, ma diventa un tutt’uno con il paesaggio, attraverso osservatori, bivacchi lungo i sentieri, piattaforme panoramiche e punti di ristoro. È tutto curato nei minimi dettagli, ben tenuto, alla portata di tutti. I materiali naturali fanno sembrare questi interventi una continuazione della natura circostante.
L’uso di elementi autoctoni, anche nei riferimenti progettuali, e la fusione con il contesto, fanno della Norvegia uno dei miei posti preferiti per andare alla ricerca di chicche architettoniche, e gli architetti norvegesi, sono tra quelli che trovo più interessanti.
Lungo le strade panoramiche (puoi leggere di più sugli itinerari in questo ARTICOLO) ci sono installazioni artistiche, sculture che si ispirano al luogo in cui sono posizionate, ne traggono l’essenza estetica e materica, e la interpretano in chiave contemporanea o quasi futuristica.
Se c’è un punto panoramico, potete star certi che non passerà inosservato: ognuno è valorizzato, magari con una passerella in legno che vi conduce a scoprire prospettive diverse, magari con una panchina in calcestruzzo che emerge e si fonde con gli scogli, magari con una piattaforma aggettante che scompare nel paesaggio con una balaustra in vetro.
Potete giocare a scoprirli tutti questi gioielli, lungo la vostra strada, e fermarvi ad apprezzarne la bellezza, e la bellezza dei panorami che li hanno ispirati.
Un’altro elemento architettonico con cui i norvegesi sono particolarmente abili, è la costruzione di baite nei parchi naturali o nelle zone di interesse paesaggistico. Magari si tratta solo di un posto al caldo dal quale osservare il contesto, magari si tratta di un ristorante o un caffè, magari è invece un alloggio dove dormire avvolti dal profumo del legno di pino. Saranno un’aggiunta interessantissima alle vostre escursioni.