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Isole Færøe: l’arcipelago che non c'è

Isole Færøe: l’arcipelago che non c'è

Dove vai in viaggio quest’anno? Mi chiedono. Alle Isole Færøe, dico. Silenzio. E dove si trovano? Mai sentite… Questa é facile da spiegare. E come si scrive, che lo cerco su Google? Beh questa é piú complessa.

Come fare a descrivere cos'è questo angolo di mondo che sembra rimasto nascosto tra le onde dell’oceano, invisibile ai più e lontano da ogni cosa?

Un nome che si trova scritto nelle forme e con le lettere piú disparate, che nessuno sa come si pronuncia. Un arcipelago di isole che quasi non si vede, avvolto nelle nebbie per 300 giorni all’anno. Un posto in cui le pecore sono piú numerose delle persone, in cui i calzettoni di lana si asciugano stesi al vento e alla pioggia, in cui ragazzi barbuti e corpulenti lavorano a maglia aspettando il traghetto, in cui quando trovi una Coffee House, è davvero la casa di qualcuno, in cui puoi entrare per farti offrire un caffè.

Un posto in cui sembra impossibile vivere, ma che non desidereresti mai lasciare. Un posto che non esiste, ma che non riuscirai mai a dimenticare. L’isola che non c'è.

PIANIFICARE IL VIAGGIO

Un viaggio alle Færøe non é un viaggio semplice. Ci vogliono pazienza e tempo, il coraggio di uscire con la nebbia e la pioggia incessante, e altrettanto coraggio nel decidere di stare a casa, con una tazza di tè, ad osservare sereno le intemperie che ti hanno impedito di fare il trekking che avevi programmato. Il ritmo è lento, le attese lunghe, le ricompense memorabili.

Situate a metà tra la Norvegia e l’Islanda, le Færøe sono costituite da un arcipelago di 18 isole, di cui le principali sono Vágar, Streymoy, Eysturoy e Nordoyggjar.

Oltre alle isole maggiori, abbiamo visitato le isole di Kalsoy a Nordoyggjar e l’isola di Mykines che fa parte di Vágar.

Vágar farà comunque parte del vostro viaggio poiché ospita l’aeroporto e, a nostro parere, è anche la piú ricca di sorprese.

L'aeroporto di Vagar è un piccolissimo centro logistico che offre diversi voli per la Danimarca e per l'Islanda, ma abbastanza piccolo da non richiedere più di 45 minuti di anticipo per sbrigare le pratiche prima della partenza, check-in incluso! In futuro è prevista la realizzazione di un nuovo aeroporto a Torshavn, ma per ora potrete ancora godervi l'atmosfera rilassata di questo piccolo aeroporto, senza stress.

Per pianificare il viaggio sarà difficile affidarsi alle solite guide, ma l'ufficio turistico dell'arcipelago offre delle brochure tematiche davvero ben fatte. Potrete scaricare i PDF gratuitamente dal loro sito web, oppure prendere la versione cartacea una volta atterrati a Vagar.

ESCURSIONISMO

Le Faroe sono un paradiso naturale e le vostre attività saranno per lo più escursionistiche. I trekking più noti sono tutti a pagamento, e a cifre abbastanza alte (ca. 30-50€ a persona). Questo per lo più perché questi percorsi attraversano proprietà private, e quindi troverete sempre un piccolo cottage o un omino con il suo pickup a guardia del sentiero. Nonostante la quota di accesso, non aspettatevi di trovare sentieri attrezzati, percorsi battuti o altri servizi. I percorsi sono piuttosto selvaggi, quasi solo una traccia segnata dalle suole dei visitatori, scoscesi e fangosi. Vi serviranno un paio di buone scarpe da trekking. Il suolo è praticamente sempre umido e fangoso e per le escursioni sono decisamente utili un paio di bastoncini per superare le aree più scivolose.

CLIMA

Il clima di queste isole è imprevedibile. Le estati sono comunque fredde, con una temperatura media di 11-13°C e una temperatura percepita di diversi gradi inferiore a causa dei venti costanti. Il vento, appunto, sarà il vostro compagno di viaggio, a prescindere che ci sia il sole o la pioggia. Dimenticate a casa quindi l'ombrello, e procuratevi un adeguato abbigliamento impermeabile e caldo. Le previsioni metereologiche sono relativamente attendibili, ed è molto probabile che se iniziate un'escursione con il sole, possiate tornare zuppi di pioggia.

VIABILITÀ

Per spostarsi da un posto all'altro, sarà indispensabile noleggiare un'auto. Per muovervi tra le isole isole non dovrete lasciare la terra ferma, poiché sono collegate da tunnel sottomarini che rendono agevole spostarsi dall’una all’altra. Le isole minori sono collegate da traghetti per auto o piccole imbarcazioni per persone e quindi sarà necessaria una pianificazione più approfondita degli spostamenti. Qualora si affitti un veicolo, si può scegliere di avere giá incluso nel prezzo il pedaggio per attraversare il tunnel ripetutamente. Nel caso in cui questo non sia incluso, si può pagare il pedaggio all’occorrenza su www.tunnil.fo.

COSA VEDERE

Torshavn è la capitale ma non offre grandi spunti, e per lo più culinari. Il piccolo, anzi il minuscolo centro storico, è costituito da due nuclei di vecchie case in doghe di legno rosse o nere e tetti di torba. Questi due isolati sono Tirganes, un agglomerato di case rosso brillante con gli ex edifici governativi, e A Reijni, un insieme di casette nere dai tetti colorati che si arrampica sul lato est della penisola centrale che attraversa i due piccoli porti per imbarcazioni della città. Sempre in questa falce di terra si trova la marina di Vagsbotnur, con le sue case a timpano in schiera sul mare.

Un altro piccolo punto di riferimento è il faro bianco e rosso sul promontorio fortificato di Skansin, proprio di fronte al centro storico. Il resto della cittadina non è di grande pregio, ma offre diversi ristoranti gourmet di cucina locale, all'interno di edifici storici, e qualche bel negozio di design, specialmente di abbigliamento dove troverete fantasiosi maglioni in lana delle Faroe.

Torshavn è comunque una buona base attrezzata (con negozi, un centro commerciale molto fornito supermercati, diverse possibilità di alloggio) da cui esplorare l'isola principale di Streymoy.

In auto non impiegherete più di 1h per raggiungere l'estremità opposta, per esempio, visitando il piccolo villaggio con case in pietra e torba di Saksun. Le strade dell'isola serpeggiano lungo la costa, tra isolotti che digradano dolcemente tuffandosi con il loro fardello di prati verdissimi e cascate, direttamente nelle acque scure del mare. Ogni tanto scorgerete qualche piccolo villaggio, fatto di quattro case, una chiesa bianca e un piccolo molo. Oppure infrastrutture per l'allevamento di pesci, visto che qui ci sono i maggiori produttori di Salmone Atlantico.

L'isola di Eysturoy è anch'essa a portata di auto, e potrete esplorarla facendo base a Torshavn, oppure nell'altro centro principale dell'arcipelago, Klaksvik, sull'isola di Nordoy. Questa è una buona base per esplorare l'arcipelago del Nord, in particolare quelle isole come Kalsoy, che si possono raggiungere solo in traghetto, senza prenotazione.

In questi casi, dovrete andare molto presto al mattino, e almeno lasciare il vostro veicolo in coda all'imbarco, in modo da non perdere la priorità. Tenete sempre conto che una corsia è riservata ai residenti, che hanno la priorità d'imbarco sui turisti. Tutti i posti liberi rimasti sono a disposizione di chi prima arriva.

Per esempio, il piccolo traghetto per Kalsoy può imbarcare solo 12 auto. E anche al ritorno, dovrete mettervi in coda, sperando di imbarcarvi o aspettando pazientemente il traghetto successivo per un paio d'ore.

Klaksvik è un centro relativamente attrezzato, con qualche supermercato ben fornito, qualche piccolo caffè/tavola calda, e un centro di poco interesse appollaiato attorno a un fiordo che sta vedendo proprio ora uno sviluppo più attivo, con diversi cantieri per la realizzazione di un moderno fronte porto.

L'isola di Kalsoy è molto selvaggia e poco abitata. Una strada si sviluppa lungo la costa, tra verdissimi prati punteggiati di pecore, un mare profondissimo e un paio di piccoli agglomerati con un caffè e qualche servizio per chi viene a fare trekking. L'attrattiva di Kalsoy è l'escursione al faro Kallur.

Il porto dove si riprende il traghetto non è attrezzato, quindi portate viveri e carte da gioco per ingannare l'attesa.

Vagar è senz'altro l'isola che più ci ha colpiti, con un paesaggio relativamente diverso da quelli delle altre isole, con scogliere e formazioni rocciose in mezzo al mare che diventano iconiche, piacevoli villaggi costieri con acque cristalline e calme, e alcune escursioni imperdibili. Sørvágur è il fulcro dell'isola, un villaggio a 5 minuti dall'aeroporto, dotato di supermercati (di cui alcuni svolgono anche la funzione di farmacia, che non è presente sull'isola), caffè e altri piccoli negozi. Noi abbiamo alloggiato a Gasaldur, un minuscolo agglomerato di cottage in legno che ha diversi vantaggi, tra cui trovarsi accanto ad una delle attrattive più gettonate dell'isola, la cascata di Mulafossur, essere un punto di partenza eccellente per una delle più belle escursioni che abbiamo fatto (non segnalata sulle mappe) e offrire una vista rilassante e panoramica direttamente dalla terrazza del vostro alloggio.

Da Sørvágur, inoltre, parte il piccolo traghetto passeggeri che raggiunge l'isola di Mykines, il piccolo paradiso per uccelli dove vive la più grande colonia di pulcinelle di mare (Puffins) dell'arcipelago. Qui, nel periodo che va da Maggio ad Agosto, troverete migliaia di uccelli, tornati alle Faroe per allevare i loro piccoli, che punteggiano la scogliera di questa scenografica isola sempre avvolta dalla nebbia. In realtà, i puffin si trovano ovunque in queste isole, e vi capiterà di scorgere la loro goffa silhouette bianca e nera, mentre sfrecciano dalle scogliere più impervie.

Ma a Mykines, nel periodo giusto, vi troverete ad un palmo da queste magnifiche creature, mentre vi osservano sospettosi sullo sfondo di magnifiche scogliere e scintillanti stralci di oceano.

Per visitare Mykines è obbligatorio partecipare ad un tour guidato. Si può prendere parte all'escursione di gruppo, che include 20-30 persone, durante la quale si visita il villaggio e poi si viene guidati verso la colonia di puffin. Oppure si può arruolare una delle tante guide private che possono condurvi autonomamente e secondo i vostri tempi all'esplorazione dell'isola.

Mykines può essere raggiunta in traghetto o in elicottero, e circa il 60% dei trasporti via mare viene cancellato a causa delle condizioni metereologiche. Il trasporto in elicottero è relativamente economico, ma è dedicato principalmente al trasporto dei residenti e alle emergenze, quindi dovrete prevedere qualche ritardo.

Nel caso in cui rimaniate bloccati nell'isola, non ci sono possibilità di alloggio, l'unica infrastruttura è un piccolo caffè, e si dice che per aspettare il prossimo traghetto il giorno successivo, l'unica possibilità sia dormire nella chiesa! (Racconti di amici incappati in questa sfortunata contingenza)


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