Profile.png

Hi.

Welcome to my blog! I am Lucia, and I would like to share my passion for the World with you.

Un viaggio On the Road dall'Italia all'Inghilterra

Un viaggio On the Road dall'Italia all'Inghilterra

GIORNO 1

Sulmona - Orvieto - Viareggio - Levanto

È ormai un anno che vivo in Inghilterra e per assecondare la curiosità di esplorare il Regno Unito da Nord a Sud decido di portare con me la mia macchina in un viaggio di rientro dall’Italia. Come non approfittarne per una bellissima, anche se breve, vacanza in auto attraverso Italia e Francia.

Partiamo da Sulmona, in Abruzzo. Prima di arrivare alla tappa serale, un agriturismo in collina nella regione delle Cinque Terre, facciamo una sosta a Orvieto, per visitare il famoso duomo. La cittadina è un piccolo borgo medievale che sorge su uno sperone roccioso, rapidamente visitabile con una passeggiata fino alla cattedrale che campeggia in una vasta e spoglia piazza. L’immensa cattedrale bicromatica sembra quasi fuori posto in questa modesta cittadina, e vale una sosta prima di ripartire verso Nord.

Arriviamo al tramonto a Viareggio, una cittadina sul litorale toscano. Ci godiamo gli ultimi raggi di sole in spiaggia, passeggiamo davanti agli stabilimenti balneari in stile Liberty, e ci fermiamo a cena in un ristorante nel porto che abbiamo avuto la fortuna di scoprire in un viaggio precedente, e che non potrebbe mancare in nessuna futura tappa sulla costa della Toscana. Caciucco e frittura di pesce e verdure, e ci rimettiamo al volante per raggiungere l’alloggio per la notte, sulla collina nei pressi di Levanto.

CENA: Tito del Molo | HOTEL: Agriturismo Costa di Farragiana

GIORNO 2

Levanto - Avignone - Lione

Una gradevolissima pioggia battente ci sveglia al mattino e ci costringe a cambiare i nostri programmi che prevedevano una escursione tra le colline delle Cinque Terre. Ci godiamo quindi con più calma la nostra colazione a base di focaccia ligure e, non contenti, cerchiamo un panificio per fare scorta di focaccia per il pranzo.

Siamo diretti a Lione, e decidiamo di allungare la strada per visitare Avignone. Ero già stata in questo angolo di Francia e questa cittadina esercita sempre un fascino particolare. Passeggiamo tra i vicoli acciottolati che profumano di lavanda e visitiamo il Palazzo dei Papi, una immensa struttura medievale di grande bellezza. Ripartiamo nel tardo pomeriggio, e arriviamo a Lione, dove facciamo appena in tempo a fare due passi nella Presq-Ile prima di dover rientrare in hotel vista la pioggia incessante.

HOTEL: Hotel Tête d’or

GIORNO 3

Lione - Chenonceaux - Alençon

La mattina seguente ci dà il benvenuto a Lione una magnifica giornata primaverile. Passeggiamo dall’hotel fino al centro tra viali costeggiati da alberi in fiore. Facciamo colazione con una baguette e una brioche seduti sulle gradinate della Place Louis Pradel, di fronte all’Operà. Passeggiamo nel centro, visitiamo l’Hôtel de Ville e il giardino dell’accademia di belle arti, e poi ci incamminiamo verso il quartiere Saint Paul, un verdissimo nucleo abitativo che sorge su una collina a Ovest del fiume Saona. Saliamo i ripidi gradini che si arrampicano fino alla cattedrale Notre-Dame de Fourvière, dal cui piazzale si ammira una splendida vista dall’alto su Lione.

La Vieux Lion è un quartiere affascinante, e imperdibile in una visita alla città, sebbene i monumenti più noti si trovino nei quartieri più moderni. Attraversiamo un mercato lungo le sponde del Rodano e torniamo alla macchina per riprendere la strada verso Nord.

Ci fermiamo al castello di Chenonceaux. Un piccolo maniero se confrontato con i cugini più fastosi che popolano la valle della Loira, ma di particolare fascino. Un luogo fiabesco, al quale si arriva da un lungo viale alberato che sbocca sui giardini all’italiana di fronte alla costruzione. Piccole case degne di un libro dei fratelli Grimm, avviluppate da glicini in fiore danno il benvenuto prima di arrivare al castello vero e proprio, una costruzione cinquecentesca con un compatto corpo principale, separato dai giardini da un fossato, e un corpo secondario che sorge su imponenti arcate solcate dal fiume. Il castello si visita interamente all’interno.

Sotto la pioggia battente, che ci accompagnerà per tutto il viaggio, arriviamo un pò spaesati ad Alençon. Girovaghiamo per un pò senza riuscire a trovare l’indirizzo che cerchiamo: l’hotel in cui alloggiamo è ricavato da un antico maniero, un castello in miniatura, mantenuto quasi intatto sia all’esterno che all’interno e pieno di atmosfera. Saliamo sulla torre nella quale si trova la nostra camera, un pò come fosse l’alloggio di Merlino nella Spada nella roccia: corridoi in legno scricchiolante, soffitti altissimi, pesanti tendaggi in velluto, lampadario di piume, scrittoio e scaffali pieni di libri e statuette mezzo busto.

HOTEL: Manoir de la Chapelle

GIORNO 4

Alençon - Mont Saint Michel - Honfleur - Etretat - Saint-Valerie en Caux

Il simpatico e attempato francese che ci ospita ci accoglie al risveglio con una sontuosa colazione su un tavolo per 8 persone, cioè tutti gli ospiti che il piccolo castello accoglie nelle sue 4 camere. Ci illustra la storia del maniero, dei mobili e tendaggi tutti originali d’epoca, provenienti da diversi edifici illustri di Parigi. La colazione è superlativa e mangiamo una spropositata quantità di brioches, che ci viene detto essere portate da una boulangerie cittadina ogni mattina. Ovviamente non manchiamo di farci dire l’indirizzo e andare a comprare uno spuntino per il pomeriggio.

BOULANGERIE: Au Pain d'Autrefois

La prima tappa giornaliera è Mont Saint Michel. Ero già stata anni prima in questo luogo. Oggi non è più raggiungibile in auto. Si parcheggia al centro visitatori, abbastanza distante. Una navetta accompagna i pedoni a una passerella che corre lungo la vecchia diga. Una meta irrinunciabile, un castello che emerge dalle luccicanti sabbie bagnate, quando non c’è l’alta marea.

Si passeggia nelle stradine del borgo, e si visita il monastero che lo corona. Per la notte raggiungiamo Saint-Valerie en Caux, dove facciamo visita a un amico. Sulla strada attraversiamo alcune cittadine della Normandia che valgono una sosta.

La prima è Honfleur, un piccolo centro portuale non lontano da Caen. Fitte case in stile Olandese si riflettono nell’acqua sul porto che costituisce il cuore del paese. Un agglomerato di vicoli molto suggestivi si dipana attorno a una antichissima cattedrale coperta da squame di legno che inaridiscono alle intemperie: tra le chiese più singolari che abbiamo incontrato nei nostri viaggi.

La seconda tappa è la scogliera di Etretat, famosa per le sue falesie a picco sul mare. Lo spettacolo che ci si presenta arrivati alla fine del piccolo centro cittadino è davvero suggestivo. Altissime scogliere bianche solcate da piccole strisce orizzontali più scure che terminano in un arco naturale in mezzo al mare: saliamo fino in cima alle scogliere, dove il contrasto tra il verde dei prati e il bianco delle rocce le rende ancora più belle. Dopo aver passeggiato qualche minuto e ammirato il panorama, ripartiamo.

GIORNO 5

Saint-Valerie en Caux - Calais - Londra

La mattina seguente partiamo presto alla volta di Calais, dove ci aspetta il traghetto che ci porterà in Inghilterra.

L’unica tappa inglese del nostro viaggio è stato il Seven Sisters National Park, dove attraverso campi punteggiati da pecorelle britanniche arriviamo alle falesie che delineano la costa, molto più alte e molto più bianche di quelle di Etretat. Ovviamente il tutto inumidito da una caratteristica, sottile pioggia inglese che ha in effetti contribuito a conferire la giusta atmosfera alla visita.


Questo contenuto NON È SPONSORIZZATO, ma è basato sulla mia genuina esperienza personale. Opinioni positive e negative spontanee, condivisibili o meno, che spero possano aiutare a vivere esperienze di viaggio migliori. I miei consigli sono una guida per accompagnarvi nelle vostre esplorazioni, ma il viaggio vero, lo costruite voi!

Alla scoperta del Galles

Alla scoperta del Galles

Natale a New York

Natale a New York