Tra le più belle isole delle Cicladi: Santorini, Folegandros e Milos
AGOSTO 2014
GIORNO 1
Italia - Santorini
Ho sempre amato le partenze notturne, e al contrario del mio compagno di viaggio che si trascina accanto a me con un’espressione tutt’altro che entusiasta, saltello verso l’aeroporto alle 3 del mattino. Voliamo da Milano Malpensa verso Santorini, la prima delle isole Cicladi che ci apprestiamo ad esplorare.
Abbiamo prenotato un autista tramite l’hotel, ma dopo averlo atteso invano davanti al minuscolo aeroporto dell’isola, saliamo sull’unico pullman in partenza per le località turistiche dell’isola e dopo sole 2 ore, e un cambio di autobus, arriviamo in hotel.
HOTEL: Best Western Paradise Hotel, Akrotiri
Arrivati in hotel scopriamo che il nostro autista in realtà era arrivato in aeroporto, ma al nostro posto aveva prelevato un’altra coppia diretta allo stesso hotel. Quest’ultimo è una soluzione basica ed economica, alternativa alle costose sistemazioni dell’isola più famosa delle Cicladi. Purtroppo, però, si trova in un centro abbastanza lontano sia dalle cittadine più pittoresche, sia dalle spiagge. Dobbiamo quindi deciderci ad affittare un mezzo con cui spostarci, visto che la nostra idea di utilizzare il trasporto pubblico si è rivelata un’opzione poco pratica dopo un solo primo viaggio in autobus. Queste isole, infatti, sono poco servite da mezzi pubblici precari, che comunque attraversano tutta l’isola e non permettono di ottimizzare i tempi degli spostamenti.
Affittiamo un quad, per circa 20 Euro al giorno, e ci spostiamo subito in una delle spiagge nella nostra lista. Attraversiamo metà dell’isola e attraverso una sinuosa strada che segue la scogliera sul versante opposto, scavalchiamo la dorsale centrale per raggiungere la spiaggia Gialos Beach. Un percorso sterrato di qualche minuto conduce a questa distesa di ciottoli e sabbia più fine nero intenso. Il mare ha qui un colore blu profondo e la scogliera alle spalle concede solo qualche ora di sole prima che questo si nasconda dietro al versante Ovest dell’isola e lasci in ombra questo freddo tratto di mare.
Non siamo fan delle spiagge di sassi, ma il colore di questo litorale è suggestivo e anche nuotare nelle acque fresche del mare, tra le grotte che scavano la scogliera è davvero piacevole. Il consiglio è quello di andarci presto al mattino, per godere il più possibile della breve giornata di sole.
Come d’obbligo ci dirigiamo a Oia per vedere il tramonto. Davvero suggestivo, se non fosse che in alta stagione ogni piccolo angolo della cittadina, ogni tetto e ogni balcone è preso d’assalto dai turisti che fotografano uno dei tramonti più famosi al mondo. La passeggiata al crepuscolo nel centro è comunque molto piacevole, tra le ville bianche e azzurre e hotel da sogno affacciati sulla caldera e spalmati sulle ripide scogliere. Non possiamo che osservare gelosi le piscine che luccicano nel buio, e proporci di poter osservare in futuro il nostro tramonto privato da una di queste.
Per ora ci accontentiamo della nostra vacanza low-cost e riprendiamo il nostro quad per tornare verso l’hotel, fermandoci a cena in una locanda sperduta lungo la strada che porta da Oia a Imerovigli, dove ci gustiamo un’autentica e ottima cena a base di pesce e agnello a forno a basso prezzo, lontano dai ristoranti sofisticati e iper costosi della caldera.
CENA: Taverna Tasos
GIORNO 2
Santorini
Il giorno seguente andiamo alla ricerca di una spiaggia caratterizzata da alte scogliere scavate dal vento, chiamata Vlychada. La spiaggia è una sterminata lingua di sabbia scura punteggiata da leggeri sassolini bianchi portati dal mare che batte il bagnasciuga con forti onde. È delimitata sulla sponda opposta da una scogliera imponente formata da roccia sabbiosa e poco coesa che viene modellata dal vento in forme soprannaturali.
Il posto è magnifico e pacifico, stranamente isolato per essere così piacevole. Ci godiamo una tranquilla e silenziosa giornata di mare. In fondo alla spiaggia, con una breve passeggiata si raggiunge un bar dal quale si può godere della brezza marina e di una bevanda fresca a ritmo di musica.
Torniamo in città in tempo per il tramonto, che stasera andiamo ad osservare in una località più tranquilla e con meno turisti, Imerovigli. Ci godiamo il crepuscolo, e un’ottima cena di pesce.
CENA: Mama Thira
Per coincidenza ci troviamo sull’isola nella sera dedicata all’Ifestia, una manifestazione che celebra il vulcano da cui si è originata l’isola di Santorini e con uno spettacolo pirotecnico che simula una pittoresca eruzione vulcanica al centro della laguna che oggi sommerge la vecchia caldera. Lo spettacolo dura circa un’ora, e noi lo osserviamo appollaiati su un muretto della stradina costiera che conduce a piedi da Imerovigli a Fira. Le luci dei villaggi vengono spente e la laguna si riempie di barche ormeggiate dove i fortunati osservano dall’acqua la suggestiva rappresentazione.
GIORNO 3
Santorini - Folegandros
Oggi ci rechiamo alla famosa Red Beach. Troppo famosa per la dimensione relativamente ridotta, e di conseguenza troppo affollata. La particolarità e il nome della spiaggia sono dati dalla scogliera in roccia color mattone che incombe sulla stretta striscia di ciottoli bagnati dal mare verde. La vista dall’alto, dal percorso dal quale si arriva dal parcheggio alla spiaggia, è molto bella, ma trascorrere una giornata in una spiaggia così affollata e per di più ai piedi di una scogliera pericolante, contrassegnata ovunque da cartelli di pericolo frane, non è un’esperienza imperdibile. Il consiglio, se vi incuriosisce andare a vedere questa spiaggia un pò diversa, è di fare un salto per qualche foto dalla scogliera, e poi dirigersi verso altre spiagge meno gettonate.
È il momento di lasciare Santorini, e nel pomeriggio ci imbarchiamo su un traghetto che ci condurrà nella seconda isola in programma, Folegandros. Il nostro alloggio si trova in uno dei due minuscoli centri dell’isola, Agkali, una baia di pescatori isolata, con una manciata di case disposte sulla scogliera che circonda una tranquilla spiaggia. Ceniamo in una delle due taverne della baia: pesce, insalata greca, feta al forno. Una vera delizia.
CENA: O Psaromiligkas | HOTEL: Kymanemi Studios
GIORNO 4
Folegandros
La mattina dopo facciamo colazione nell’unico bar aperto, con una coppa di yogurt greco e frutta fresca e una Karpouzopita, una specialità locale a base di anguria, sesamo e miele, assolutamente da provare, il tutto con vista mare e accarezzati dalla brezza mattutina. La giornata trascorre pigramente in questa bellissima spiaggia.
Per cena decidiamo di dirigerci a Khora, il centro principale dell’isola, e per farlo facciamo una lunga passeggiata di 5 km a piedi. Arriviamo giusto in tempo nella cittadina per attraversarla al buio e risalire una stradina bianca tortuosa che conduce in cima al monte che sovrasta il centro abitato, su cui si erge il candido monastero di Panagia (appena prima della chiusura). Torniamo verso il centro con una piacevole passeggiata sotto il cielo stellato, e ci fermiamo per la cena.
GIORNO 5
Folegandros - Milos
Una tranquilla giornata di mare, e alla sera riprendiamo di nuovo il traghetto che ci conduce all’isola di Milos. Noleggiamo un’auto, una utilitaria dalla vernice scrostata, che ci accompagna in hotel a tarda sera. Ceniamo in una tranquilla taverna con terrazza sul mare e polpi appesi ad asciugare all’aria in teche di legno.
CENA: Pelagos Taverna | HOTEL: Paleochori Studios
GIORNO 6
Milos
Andiamo alla ricerca della spiaggia remota di Thiorichia, nella quale si trova una miniera di zolfo abbandonata. Dopo un lungo percorso sterrato verso la costa, ci fermiamo al limite dell’area carrabile, e proseguiamo a piedi costeggiando una ripida scogliera che scende verso la spiaggia. Dall’altro lato si vedono i ruderi della miniera, e una volta scesi ci immergiamo in una zona che ricorda le ambientazioni di un film d’avventura: un mare cristallino e stupendo, con un leggero colore verdastro dato dai giacimenti di zolfo, che fa da sfondo a carcasse di vagoncini abbandonati e ruderi in pietra. Un bagnetto rinfrescante (nota per chi volesse fare il bagno in questa zona: lo zolfo ha una elevata concentrazione in acqua, come pure il ferro delle carcasse metalliche che arruginiscono sul bagnasciuga, e il vostro costume bianco candido potrebbe uscirne, come il mio, di un indesiderato colore rosato!), e un giro nelle zone accessibili delle miniere e torniamo sulla strada, per raggiungere un’altra spiaggia, Tzigrado. Nascosta tra le scogliere, per raggiungerla dobbiamo scendere tra le rocce calandoci lungo una scala a pioli e poi con corde ancorate alla scogliera. La spiaggia è fin troppo affollata per le dimensioni, pur essendo così nascosta, ma ci ritagliamo un angolo stupendo accanto a una piccola grotta di fronte ad acque celesti cristalline.
Per la sera ci dirigiamo nel centro principale, Adamas. Sulla strada, tuttavia, scopriamo una spiaggia, Paleochori, affollata di pochi vecchietti che fanno il bagno: la spiaggia sembra del tutto normale, e niente di particolarmente attraente, costeggiando la trafficata strada costiera. Ma incuriositi dall’insolita frequentazione, ci immergiamo e subito capiamo la sua particolarità. L’isola di Milos è dotata di sorgenti termali naturali, e alcune delle spiagge hanno dei soffioni di acqua caldissima che risalgono dalla sabbia sul fondale. Dopo un’oretta in ammollo al calduccio dei geyser sottomarini, andiamo in centro per mangiare una pita gyros e qualche baklava al miele.
GIORNO 7
Milos
L’ultimo giorno cambiamo hotel per alloggiare in un delizioso appartamento sulla collina accanto alla spiaggia più suggestiva dell’isola, Sarakiniko. Arrivati alla scogliera un panorama lunare ci accoglie, con distese di scogliere di gesso bianchissime,sullo sfondo di un mare di colore smeraldo. Il paesaggio è formato da scogliere piatte solcate dal vento, che quel giorno non ci lascia tregua, e a causa del mare troppo mosso possiamo fare il bagno solo in una piccola baia riparata. Il mare mosso si infrange nelle grotte scavate nelle scogliere in un panorama davvero unico e surreale.
L’appartamento è davvero stupendo, una costruzione in pietra con un terrazzo con tende bianche con vista sulla selvaggia scogliera.
HOTEL: Milo Milo Suites
GIORNO 8-9
Milos - Mykonos - Italia
Ci svegliamo presto al mattino e arrotolati in un lenzuolo osserviamo l’alba dal nostro terrazzo. Abbiamo in programma di partire per trascorrere una giornata nell’isola di Mykonos prima di ripartire, ma il vento forte e il mare mosso impediscono agli aliscafi di viaggiare, e così dobbiamo ripiegare su un lentissimo traghetto che ci porta dopo tante ore di viaggio, ormai a sera, a Mykonos. Solo il tempo di una passeggiata notturna nell’eccessivamente affollato centro cittadino, prima di ripartire alle prime luci dell’alba per rientrare in Italia.
Questo contenuto NON È SPONSORIZZATO, ma è basato sulla mia genuina esperienza personale. Opinioni positive e negative spontanee, condivisibili o meno, che spero possano aiutare a vivere esperienze di viaggio migliori. I miei consigli sono una guida per accompagnarvi nelle vostre esplorazioni, ma il viaggio vero, lo costruite voi!