Spostarsi in treno in India: tutto ciò che c'è da sapere
Provate a dire a qualcuno, indiano e non, che volete esplorare l’india in treno: occhi sgranati, facce perplesse, risatine sotto i baffi, espressioni della serie “stai scherzando?”, “voglio proprio vedere se sopravviverai”, “ne riparleremo dopo il primo viaggio, quando deciderai di buttare via gli altri biglietti e prendere un taxi”.
Al nostro primo arrivo in una stazione indiana, alle 5 del mattino, a Jaisalmer, non eravamo molto tranquilli. Avevamo attentamente pianificato ogni spostamento così da non avere sorprese, e tutto il nostro itinerario nel Rajasthan si sarebbe svolto in treno. Tuttavia, oltre ai pareri di qualche amico che già aveva intrapreso un viaggio in treno in India e a qualche lettura sui siti di informazione, parlando con gli ospiti locali del matrimonio che ha inaugurato il nostro viaggio in India, abbiamo raccolto opinioni decisamente negative sull’opportunità di intraprendere un qualsiasi viaggio in treno tra le città indiane, ad eccezione forse della più frequentata tratta per Agra e il Taj Mahal.
Noi, in fondo, eravamo molto convinti di voler vivere un’esperienza totalizzante, e spostarci con il mezzo di trasporto più comune e capillare dello stato indiano ne faceva sicuramente parte. Le famose, o famigerate, ferrovie indiane potevano portarci quasi dovunque, a qualsiasi orario, spendendo davvero poco. Ci siamo spostati in quasi ogni città del Rajasthan, e poi fino ad Agra e Delhi, con treni a percorrenza breve o lunga, nelle cuccette o nei vagoni con sedili, e possiamo assicurarvi che è un’esperienza imperdibile, senza brutte sorprese, e che vi farà esperire un’importante fetta di cultura indiana.
Ecco allora qualche consiglio per godervi il vostro viaggio.
PIANIFICARE IL VIAGGIO
Le ferrovie indiane possiedono una delle reti più estese e capillare al mondo. Non c’è da sorprendersi, quindi, se sono il mezzo più utilizzato anche dai locali per spostarsi. E se avete una vaga idea di quanto sia folta la popolazione indiana, potrete capire perchè vi consigliamo di assicurarvi un posto sul treno in anticipo, se potete pianificare il vostro viaggio. Non è possibile salire su un treno senza aver riservato un posto, e spesso questi vengono venduti già settimane prima del viaggio. Le prenotazioni aprono di solito 4 mesi prima del viaggio.
È abbastanza difficile acquistare un biglietto fuori dall’india, e definitivamente impossibile sul sito ufficiale delle ferrovie www.indianrail.gov.in e quasi certamente rinuncerete quando inizieranno a chiedervi documenti di identità, lunghe registrazioni per ogni acquisto, e a volte un numero di telefono indiano come riferimento.
Noi abbiamo usato il sito web https://12go.asia/en/india , dove è anche possibile controllare le tratte dei taxi.
TROPPE CLASSI TRA CUI SCEGLIERE
Dimenticate l’intuitiva distinzione tra prima e seconda classe. Scegliere un posto in treno in India è un vero e proprio rebus.
I biglietti sono prezzati a seconda della classe, e non tutti i treni possiedono lo stesso tipo di classi. I treni sono categorizzati a seconda della percorrenza e del tipo di dotazione a bordo e ogni vagone è diverso. Quando inizierete a vedere incomprensibili sigle come XC, CC, AC, SL, fate un bel respiro e consultate questo mini elenco:
AC1: vagone di prima classe con aria condizionata. Compartimenti separati e pasto incluso. Sono dotati di letti, per lo più per la lunga percorrenza. Sono incluse delle lenzuola e coperte nella tariffa.
AC2: vagone con aria condizionata. I compartimenti non sono separati e il codice ‘2’ si riferisce al fatto che ci sono 2 letti disposti a castello. Sono incluse delle lenzuola e coperte nella tariffa.
AC3: vagone con aria condizionata e 3 letti disposti a castello, ripiegabili per sedere tutti sul letto inferiore usato come sedile durante il giorno. Sono incluse delle lenzuola e coperte nella tariffa.
AC Chair (EC): executive chair sono treni espressi con sedili disposti a 2 o 2+2, dotati di aria condizionata. È incluso il pasto.
AC Chair (CC): chair class sono treni con sedili disposti a 2 o 2+2, dotati di aria condizionata.
SL: sleeper class il treno più popolare per la popolazione che non appartiene alle caste più benestanti. Percorre tratte molto lunghe ed è dotato di letti su due o tre livelli, richiudibili, senza aria condizionata. Non sono fornite le lenzuola.
2S o II: vagoni di seconda classe, con prenotazione o no, dotati di panche in finta pelle o legno, ovviamente senza aria condizionata.
Noi abbiamo viaggiato in CC e SL, i biglietti sono davvero economici e anche se le tratte sono molto lunghe (per esempio 6 ore di viaggio tra Jaisalmer e Jodhpur in classe SL), si viaggia in maniera spartana ma confortevole.
L'unica classe che sconsigliamo è la 2S, poichè è la più frequentata dalle famiglie meno abbienti, che sono una grande fetta di India e quindi è tipicamente molto piena. Si può accedere senza prenotazione, il che significa che è probabile che anche lo spazio in piedi sia completamente saturo.
FATE ATTENZIONE AI VAGONI
Le stazioni indiane sono inaspettatamente organizzate. Le indicazioni sono tutte in inglese ovviamente, e sugli schermi sono chiaramente indicati i binari, gli eventuali (probabili) ritardi, le soste e le percorrenze. Inoltre, su ogni binario è chiaramente indicato in quale posizione si fermerà un certo vagone. Molto comodo, se non fosse che a volte il vagone indicato sullo schermo, non corrisponde a quello che davvero si fermerà in quella posizione.
A noi è capitato di entrare in un vagone di seconda classe, stracolmo di gente, e dopo aver raggiunto il nostro presunto posto, trascinandoci a fatica zaini e valigie tra la folla, abbiamo dovuto ripercorrerlo indietro e attraversare mezzo treno per trovare quello esatto.
La classe del treno è scritta all'esterno di ogni vagone, e sarà bene controllarla prima di salire.
IL CURIOSO MONDO DEI VIAGGIATORI
Al nostro viaggio sarebbe mancato qualcosa, se non fossimo mai saliti su un treno. Il mondo che orbita attorno ai viaggiatori dei treni è davvero curioso.
I vagoni blu arrugginiti, con le inferriate alle finestre, da cui i bambini sbirciano all'esterno. I vagoni per dormire, dove le finestre sono sbarrate per creare il buio. I ventilatori con le cordicelle che penzolano dal soffitto, sopra alle brande con i cuscini in finta pelle, su cui c'è chi dorme a piedi scalzi, chi avvolto in un sacco a pelo, chi legge e chi osserva fuori dal finestrino. Pile di coperte di lana, sacchi di lenzuola con il logo delle ferrovie indiane, adagiate su lisi pavimenti in linoleum.
Ad ogni stazione un ragazzo sale sul treno con un enorme thermos di thè, da dispensare ai viaggiatori. Nelle stazioni più importanti, sulle banchine, si trovano i venditori di cibo da strada: i passeggeri scendono per un momento, e risalgono con la loro colazione a base di piccanti peperoni fritti, i chilli bajji, e un fumante rotondo kachori, avvolti nella carta di giornale unta.
Eravamo gli unici occidentali, insieme a un solitario viaggiatore che ha trascorso le 6 lunghe ore di viaggio a dormire avvolto nel suo sacco a pelo, e abbiamo condiviso le brande con un militare indiano ( l'unico a saper parlare inglese) e suo padre, che andavano verso casa. Dopo qualche ora passata ad osservarci reciprocamente, abbiamo chiacchierato a lungo dei rispettivi paesi di provenienza, e sono sicura che anche nel vostro viaggio in treno troverete persone interessanti con cui sarà valsa la pena condividere questa esperienza.