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Nelle vie secondarie di Copenaghen

Nelle vie secondarie di Copenaghen

Si scrive Copenaghen, si legge Nyavn: la capitale danese si identifica spesso con le famose foto del coloratissimo porto canale, delle facciate delle case schierate sulla banchina, dietro al groviglio di funi e tiranti degli alberi maestri delle barche ormeggiate in uno dei più famosi porti d’Europa.

Ma le strette strade in pavè affiancate da case in mattoni policromi dove non si muove l’ombra di una foglia, il castello deserto illuminato d’arancio al crepuscolo, le equivoche vie di Cristiania, nascoste tra i rovi e le rovine ai margini della città, le case dei pescatori tra i canali di Christianshavn, le architetture moderne affacciate sul canale Københavns Havn e i distretti periferici pieni di sorprese gastronomiche di Vesterbro rappresentano l’anima di Copenaghen molto più del famoso porto.

Quando avrete voglia di esplorare le vie secondarie di Copenaghen, non perdetevi queste irrinunciabili mete:

MAGSTRÆDE

Tra le vie più vecchie della città ci si perde a guardare in alto, i colmi delle case strette in mattoni ora rossi, ora neri, ora grigi, ora tinteggiati di giallo. Le file di case scompaiono dietro le curve della strada in pietra, dove solo le bici parcheggiate davanti agli ingressi rendono dinamica la visuale. Da semplici e modeste le case si fanno sempre più eleganti: sempre più mattoni, sempre più finestre, sempre più oblò sul colmo della facciata, e si arriva a Gammel Strand, la banchina che fronteggia il castello Christiansborg Slot.

CHRISTIANSBORG SLOT

Evitate la folla di turisti, e attraversate il castello settecentesco al crepuscolo, quando le stanze sono chiuse, ma i cortili rimangono aperti, e potrete godere la pace di queste immense stanze a cielo aperto illuminate di arancione dai fiochi lampioni.

BØRSGADE

Dal castello, imboccate la grande e trafficata strada che fiancheggia il canale. L’edificio Børsen, ospitato nelle vecchie scuderie del castello è un piacevole belvedere sul passato, prima di voltare l’angolo, scendere dal ponte verso la banchina, e costeggiare il canale e la grande strada Christians Brygge fino al ponte Langebro, passando davanti alla Biblioteca reale, oggi ospitata in un gigantesco edificio in vetro, soprannominato diamante nero, e al Centro di Design e Architettura Danese. Finite il pieno di architettura moderna passeggiando senza meta tra gli imponenti edifici residenziali e per uffici della sponda opposta, dove sorgeva la cittadina indipendente di Christiansavn, oggi sobborgo di Copenaghen.

CHRISTIANSAVN

Questo quartiere si trova sulle antiche mura di fortificazione della città, che conservano la forma stellata dei bastioni. È eccezionalmente pacifico e moto pittoresco, solcato dai canali dell’isola di Amager. Un tempo vi sorgevano caserme ed edifici militari, oggi è un tranquillo borgo residenziale.

CHRISTIANIA

Quando gli edifici colorati di Prinsessegade si diradano e fanno posto a grandi caserme in mattoni, si inizia ad intravedere qualche edificio coperto dai graffiti. Addentrandosi nella Libera Città di Christiania, tra aiuole spoglie, carcasse di ogni sorta abbandonate, birrerie buie ospitate in edifici in mattoni coperte da ogni genere di slogan che incita alla legalizzazione e alla libertà, sembra di aver abbandonato la rigorosa e pittoresca Copenaghen. Gli abitanti di questo quartiere lo hanno proclamato indipendente dalla città che lo circonda negli anni ‘70, occupando una base militare, e da allora è divenuto un baluardo della cultura hippy e un asilo per i negozi di seconda mano, l’arte di strada e la commercializzazione di droghe, non legali ma tollerate.

VESTERBRO

Il quartiere periferico di Vesterbro non ha particolarità architettoniche, ma passeggiare tra i suoi ristorantini e i negozi indipendenti è un piacevole modo per trascorrere un pomeriggio fuori dall’ordinario a Copenaghen. Il quartiere è fisicamente separato dalla città storica dai binari, e per quanto tagliato fuori, negli ultimi anni la presenza di negozi e caffè in voga ha animato questa zona della più periferica. 

ØKSNEHALLEN

Ai margini di Vesterbro, appena prima di rientrare nel turbine turistico di Copenaghen, questo singolare luogo è ancora poco frequentato e perciò ancora più suggestivo. Si tratta di un vecchio mattatoio, una scacchiera di edifici in mattoni e vetro e strade in pietra, illuminate da fioche luci gialle che alla sera conferiscono alla Øksnehallen un’atmosfera quasi da brivido, quando le attività sono chiuse. In realtà si tratta di un posto molto alla moda, dove nelle grandi hall sono stati aperti ristoranti e gallerie d’arte che hanno ridato vita a questo luogo abbandonato.

Il porto più fotogenico d'Europa: Nyhavn

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Capodanno a Copenaghen

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