Profile.png

Hi.

Welcome to my blog! I am Lucia, and I would like to share my passion for the World with you.

La sorprendente isola di Symi

La sorprendente isola di Symi

Un porto straripante di eleganti velieri, una banchina fiancheggiata da negozi alla moda e taverne di pescatori, un villaggio di case neoclassiche che sembrano disegnate da un bambino sulla ripida scarpata, con i loro sfavillanti colori pastello e gli insoliti tetti spioventi con facciata a timpano. Un porto di mare inusualmente chic per le isole dell’Egeo, dove non hanno trovato posto né chiese dalle cupole blu né le classiche bianche case cubiche scottate dal sole.

Il porto di Symi, Gialos, non nasconde la storica dominazione italiana, che qui ha lasciato l’impronta più affascinante del Dodecaneso.

Arriviamo con il traghetto da Rodi a metà pomeriggio e già dal mare si può ammirare l’anfiteatro del porto circondato dalle caratteristiche casette. Il nostro alloggio si trova in cima al promontorio, oltre il crinale, e guarda alle spalle della cittadina. Ogni punto dell’abitato é adatto ad iniziare l’esplorazione di questo gioiello: le case, che guardate dal mare sembrano monodimensionali, come dipinte su una tela, sono separate da interminabili scalinate e vie scoscese che confluiscono verso il porto. Sembra quasi impossibile arrivare fino al molo, poiché ad ogni passo é necessario fermarsi per ammirare una casa, una porta, una balconata colorate delle più vivide tonalità: azzurri, rosa, verdi, rossi, e quando si pensa di aver visto ogni possibile nuances, si viene sorpresi da staccionate color lavanda, scalinate gialle e blu, timpani arancioni.

Si procede verso valle attraverso una strada principale che si arrampica sul versante Sud del porto, a intuito e perdendosi ogni tanto in qualche vicolo secondario. Quello che sembra un centro abitato si rivela essere in molti punti un agglomerato di case maestose e abbandonate, e sono solo poche quelle che danno l’impressione di essere vissute. Qualcuno dipinge all’ ombra di un portone, qualcuno legge sul balcone che guarda il mare, qualcuno siede fuori dalla porta di casa e osserva gli sparuti passanti. La vita procede silenziosa e lenta nelle calli di questo villaggio, fino a quando non si raggiunge la banchina che corre lungo tutto il porto in foggia di ferro di cavallo.

Qui si entra in un altro mondo: yacht super lussuosi, negozi di arredamento eccentrici e di alta moda, alternati alle classiche taverne greche con i tavolini coperti da tovaglie a quadri che invadono la carreggiata della strada che segue il porto. Le persone che passeggiano non sono i classici turisti di ritorno dalla spiaggia, ma eleganti coppie di mezza età che sembrano fuori contesto. Eppure, sembra che Symi, da quanto si legge sulle guide, sia una meta per ereditieri e vips, anche se non possiamo confermare personalmente questa indiscrezione.

Sul versante opposto della baia, dopo l’ultima boutique, si torna di nuovo nella più familiare sequenza di case colorate e ruderi abbandonati, e si risale una ripida scalinata fino a un monastero dal quale si ammira il porto da un’altra prospettiva.

Il crinale delle montagne che circondano il porto é punteggiato da qualche vecchio mulino a vento.

La sfida più ardua é raggiungere le numerose chiese bianche che tempestano l’abitato, apparentemente raggiungibili, ma incuneate così tanto nel labirinto di case che é difficile orientarsi senza perdersi tra i vicoli scoscesi. E provate a cercare il castro che troneggia sulla montagna, senza usare una mappa: se non vi perderete, sarete ricompensati da una pittoresca vista sul porto e sul lontano orizzonte.

Symi: un’escursione fuori cittá

Symi: un’escursione fuori cittá

I migliori ristoranti di Rodi

I migliori ristoranti di Rodi