Dress-code indiano: cosa indossare a un matrimonio
Se pensavate che scegliere l’abito da sposa fosse complesso, non siete mai stati ospiti di un matrimonio indiano. Qui non solo gli sposi, ma anche gli invitati hanno un dress-code, che si abbina scrupolosamente a quello dei nubendi.
Il matrimonio dura circa 3 giorni, e a ogni rituale è associato un preciso galateo. Di solito nell’invito sono specificati i dettagli dei temi che guidano la scelta degli abiti e degli accessori, e sarà bene conoscere un pò meglio le cerimonie che lo costituiscono per avere il giusto grado di eleganza. È abbastanza comune, oggi che i matrimoni iniziano a diventare più moderni e meno legati alle tradizioni dei villaggi, che i matrimoni indiani si svolgano in qualche hotel o residence, dove gli ospiti alloggiano insieme agli sposi, e quindi non sarà difficile avere un appoggio per il vostro guardaroba e per prepararvi adeguatamente ad ogni momento del rituale.
LE 4 CERIMONIE PRINCIPALI
Sono quattro, e ognuna ha un suo tema. Possono svolgersi di giorno o di sera, il che influisce sull’appropriatezza di un abito o un altro, e sono più o meno formali.
Il Mehendi è la cerimonia in cui gli invitati vengono decorati con disegni all’hennè sulle mani. Si tratta di un evento meno formale, di solito svolto di giorno e all’aperto. Sono ammessi colori forti, abiti tipo saree o kurtas, anche per le donne. Può capitare di macchiare l’abito con l’hennè, quindi sete o colori chiari sono i meno adatti.
Il Sangeet è un cerimoniale tipicamente serale, può svolgersi al coperto o all’aperto. Si svolgono balli e canti in omaggio degli sposi. Di sera è sempre appropriato indossare colori più vividi, magari decorati da strass, paillettes o elementi metallici che brillino alla luce dei riflettori.
L’Haldi è la cerimonia durante la quale gli sposi vengono corsparsi di riso e una pasta di curcuma per augurargli felicità e fertilità. Ci si sporca letteralmente le mani, e solo la sposa osa indossare un abito bianco che finirà completamente sporco di spezie alla fine del cerimoniale. Il tema solitamente è il giallo, e ogni accessorio di questo colore è gradito. Si possono indossare saree oppure kurtas con i pantaloni accompagnati da stole colorate.
Il matrimonio, infine, è l’evento più formale. Si svolge di solito di sera, e le sete lucide scintillanti alla luce del tramonto o dei riflettori sono le stoffe più adatte. Durante questa occasione anche indossare abiti più sfarzosi come lehengas è concesso, a patto che le ricche decorazioni dorate ricamate sui corpetti e le gonne siano lasciate ad appannaggio della sposa.
Gioielli in quantità industriali, accessori per i capelli e trucco vistoso. Non ci sono limiti ai colori, e più sono sgargianti più sarete appropriate.
KURTAS, SAREE E LEHENGAS
Per le donne c’è una vasta scelta di capi di abbigliamento da poter indossare. Essere coperte o scoperte non è un grande problema: anche le donne più anziane hanno braccia e ventre scoperti, di solito si coprono completamente le gambe.
Le kurtas sono l’abito più casual da indossare: si tratta di una sorta di lunga camicia, a maniche lunghe, che copre fino a mezza coscia. Sotto viene indossato un pantalone di cotone, chiamato pijama (e non scherzo) di colore diverso, per coprire le gambe. Si indossa una lunga stola, detta dupatta, che aggiunge colore e che si fissa con una spilla sulla spalla sinistra, e si avvolge attorno al braccio destro.
I saree sicuramente daranno più soddisfazione a una donna desiderosa di indossare qualcosa di tipicamente indiano, ma solo se non vi ingarbiglierete (come la sottoscritta) nel tentativo di replicare la sequenza di spire attorno al corpo, di pieghe per formare la gonna, e di minuziosi accorgimenti per tenere su questa complessa impalcatura.
Si tratta solo di un lunghissimo rettangolo di stoffa, che prende forma attorno al vostro corpo solo grazie alle mani esperte delle commesse o di qualche invitata che vorrà avere pietà di voi e aiutarvi. Io sono riuscita a farlo stare precariamente sù solo al quarto tentativo.
Il lehengas è l’emblema dell’eleganza indiana, e decisamente più amichevole da indossare rispetto al saree. Consiste di un corto corpetto, di una stola da avvolgere attorno alle spalle, e di una gonna svasata riccamente decorata.
ACCESSORI E SCARPE
Poche donne indossano i tacchi, anche perchè è già abbastanza difficile riuscire a fare dei passi strizzate nei saree. Si balla tanto, e soprattutto spesso le cerimonie sono su prati o spiagge, quindi la comodità di un sandalo o di una ballerina è irrinunciabile. Le ballerine indiane sono molto particolari, bellissime esteticamente e con la suola confortevolmente imbottita. Peccato che non hanno differenza tra piede destro e sinistro, e dovrete sopportare un lungo periodo di assestamento della calzatura al vostro piede, se mai troverete il numero!
I gioielli sono un must, collana e orecchini, se volete un piercing al naso, anche gioielli per decorare le trecce, e tanti, tantissimi, pesantissimi bracciali. Nulla sarà troppo vistoso.
Su qualsiasi tipo di abbigliamento ricada la vostra preferenza, ho solo un consiglio: esagerate! E non dimenticate gli occhiali da sole: sono tutt'altro che appropriati, visto che gli indiani li considerano un accessorio immancabile e da indossare anche dopo il crepuscolo.