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Autunno tra i borghi d’Abruzzo

Autunno tra i borghi d’Abruzzo

Sono cresciuta tra questi borghi, tra le strade lastricate di porfido, tra le montagne dalle cime glabre, tra i vicoli che profumano di bucato e muschio umido, tra le case con gli intonaci invecchiati dal sole e le botteghe sopravvissute a mezzo secolo di storia, con l’arredo anni ‘60 e il bancone pieno di salumi. Sono cambiati poco questi posti, e forse più gli anni passano, più assumono fascino. Il tempo si é fermato ma lascia i suoi segni sulle costruzioni e sul paesaggio; i turisti sono ancora pochi, il che rende tutto più autentico.

I borghi sono piccole manciate di costruzioni adagiate sulla sommità delle colline o tra le pieghe delle montagne. I crinali sono ammantati da folte e secolari faggete. Le cime sono spoglie e fanno da sfondo agli altipiani coperti dai pascoli.

L’estate é calda, e ci si rifugia tra i borghi montani. In inverno la neve avvolge tutto e gli animali selvatici del Parco Nazionale vagano tra le strade in cerca di cibo. In autunno, quando l’aria inizia a farsi pungente, le faggete emanano profumo di funghi e le montagne iniziano a punteggiarsi di alberi dorati, tutto é perfetto per fare da cornice alle passeggiate tra i boschi, alla visita dei borghi nei parchi, che ospitano le ultime sagre, e a concedersi qualche coccola gastronomica a base di tartufi.

BOSCO DI SANT’ANTONIO

Questa riserva regionale, nel cuore della regione, oltre le vallate che risalgono dalla costa e prima delle montagne che irruvidiscono l’area meridionale, é un’area boscosa secolare protetta, per lo piú composta da faggi che coprono vaste radure. Gli alberi sono stati preservati nei secoli, e potati per garantire zone ombrose per il bestiame, e formano quindi una folta copertura che si intreccia su aree spaziose ricche di muschio e, in autunno, su un ininterrotto tappeto scricchiolante di foglie.

Ci sono diversi sentieri che attraversano i boschi, per passeggiate da pochi minuti a qualche ora. Anche solo percorrere la strada provinciale che conduce da Cansano a Pescocostanzo permette di avere una pittoresca panoramica sui boschi, dall’esterno. Bisogna peró entrare in questi antri boscosi fiabeschi, per godersi lo spettacolo del foliage autunnale in tutto il suo luminoso splendore.

PESCOCOSTANZO

Dopo aver attraversato le bellissime faggete, stretti nelle alte valli, si raggiunge un pittoresco altopiano. Un solo borgo figura, su un’ altura centrale, ad un’altezza di circa 1300m, tra i vasti pascoli e i boschi che stentano ad arrampicarsi sulle montagne circostanti.

Si entra solo a piedi nelle strade del borgo, dove si alternano eleganti palazzi signorili a modeste ed austere abitazioni. Il centro é molto piccolo e si visita con una tranquilla passeggiata di mezz’ora, curiosando tra le botteghe artigianali che vendono prodotti gastronomici, le numerose chiese che punteggiano il centro storico e qualche punto di vista sopraelevato che offre uno scorcio sui tetti del borgo, sulle nuove costruzioni per la ricettività sciistica e sulla immensa vallata avvolta dall’autunno.

É il posto ideale nel quale concedersi qualche peccato di gola, e la stagione autunnale offre favolosi prodotti quali selvaggina, funghi e soprattutto tartufi. Una pasta alla chitarra condita da un’abbondante pioggia di tartufo riscalderà anche la giornata autunnale piú rigida.

RISTORANTE: I tre frati

CIVITELLA ALFEDENA

Oltre il lago di Barrea, appena entrati nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, accolti da qualche cervo che vaga in libertá sulla strada, si accede al minuscolo borgo di Civitella Alfedena, abitato da poco piú di 200 anime, e poco piú esteso di un paio di strade che si inerpicano tra le case in pietra pregne di atmosfera.

A limite dell’abitato si possono intraprendere delle escursioni nelle riserve faunistiche, e a distanza di qualche chilometro si raggiungono il cuore del Parco e altri piccoli e caratteristici borghi, come Opi, Alfedena e Scanno.


Questo contenuto NON È SPONSORIZZATO, ma è basato sulla mia genuina esperienza personale. Opinioni positive e negative spontanee, condivisibili o meno, che spero possano aiutare a vivere esperienze di viaggio migliori. I miei consigli sono una guida per accompagnarvi nelle vostre esplorazioni, ma il viaggio vero, lo costruite voi!

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