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Le città fantasma del Far West

Le città fantasma del Far West

Strano pensare che esistano così tanti posti e cose abbandonati negli Stati Uniti, città ancora integre tra le cui case si sente solo il fruscio del vento, macchine, tantissime macchine e furgoni lasciati arrugginire alla mercé degli elementi naturali, vagoni del treno, miniere...

Siamo abituati a vedere le gloriose e vive metropoli degli USA, fatte di acciaio e vetro, di un brulicante via vai di persone e auto; eppure esse sono solo una delle mille sfaccettature di questo enorme Paese, che nasconde tra le sue distese deserte o le praterie, un mondo fantasma. Queste località abbandonate si trovano soprattutto nelle regioni del Far West, quelle a ovest del Mississippi, dove in diversi periodi e per diverse ragioni, sono nati piccoli insediamenti in zone poco ospitali, successivamente abbandonati.

Alcune sono nate durante la corsa all’oro e all’argento, nell’800, quando venivano tirate su dal nulla piccole città per ospitare i lavoratori delle miniere e i cercatori di metalli preziosi. All’esaurimento delle vene minerarie, si prendevano armi e bagagli e ci si spostava altrove, lasciandosi alle spalle un nugulo di case in legno, qualche mezzo di trasporto e un labirinto di gallerie scavate nella roccia.

Altre sono nate durante il boom della Route 66, che fu progressivamente abbandonata fino agli anni ‘80, quando fu definitivamente sostituita dalle più moderne autostrade, le Interstates, e gli insediamenti che orbitavano attorno alle esigenze della Mother Road, cessarono di aver ragione di esistere.

GLENRIO [NM], Route 66

Il minuscolo insediamento di Glenrio, sorse a cavallo tra il New Mexico e il Texas, due stati che avevano politiche diverse riguardo alla vendita di alcohol, al prezzo della benzina, e ad altri beni che poteva essere più vantaggioso comprare in uno stato piuttosto che un altro. In questo posto di frontiera avvenivano diversi scambi, e il deposito di merci che dovevano essere portate da uno stato all’altro.

Attraversato dalla Route 66, il minuscolo abitato venne progressivamente abbandonato quando la strada madre fu bypassata dalle Interstate, e il traffico attraverso questo avanposto fu ridotto all’osso.

OATMAN [AZ], Route 66

A Oatman avrete un assaggio del selvaggio West, tra montagne inospitali e pianure deserte scottate dal sole. Questo insediamento è nato attorno a una miniera d’oro, alla fine del 1800, e rimase attivo fino agli anni ‘40 del XX secolo, quando il giacimento si esaurì definitivamente.

Oggi rimane l’accesso alla miniera, corredato da attrezzi arrugginiti abbandonati, una bellissima strada fronteggiata da scricchiolanti edifici in legno che ospitano un paio di bar e immancabili negozi di gadget della Route 66, e una folta popolazione di asinelli che vagano liberi in strada.

RHYOLITE [NV]

Un piccolo insieme di carcasse di edifici che capitolano. Un magnifico vagone del treno abbandonato, scheletri di edifici di rappresentanza, distese di lattine arrugginite tra i rovi. Questa città risalente ai primi anni del ‘900 ebbe vita breve, poiché vide la nascita di banche ed edifici per la borsa, che chiusero durante la crisi finanziaria che colpì gli USA qualche anno dopo, quando la città fu abbandonata.

VIRGINIA CITY [NV]

La meglio preservata delle città fantasma che abbiamo incrociato sul nostro cammino. Anche Virginia City è nata durante la corsa all’oro di fine ‘800, e pur essendo stata abbandonata durante la Seconda Guerra Mondiale, ha mantenuto il suo fascino e i suoi edifici per lo più intatti. Essendo stata proclamata patrimonio storico, la città non è mai morta davvero, e pur rispondendo alla definizione di città fantasma, troverete dei saloon e negozi di abiti in perfetto stile Far West nella strada principale della città.

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