Indietro nel tempo sulla Route 66
Non esiste viaggio On the Road che possa competere con il viaggio al volante per eccellenza, quello che ripercorre la storica Route 66, un tempo la “strada madre” che connetteva l’est all’ovest, la spina dorsale dell’America, la principale via di comunicazione degli Stati Uniti, ora un solco sbiadito nelle sterminate pianure americane che si aggrappa strenuamente alle sue radici, rifiutando di arrendersi alla modernità. Forse uno dei viaggi più scontati da fare negli Stati Uniti, eppure tanto scontato da essere imperdibile. Non si può dire di aver visto l’America finchè non si è diventati parte della storia di questa strada.
Un pezzo di storia americana, inaugurato negli anni '20 del 1900, una delle prime autostrade degli Stati Uniti che nasceva a Chicago, in un punto della città oggi inglobato dai grattacieli del centro, e si spingeva fino al porto di Santa Monica, a Los Angeles.
Intensivamente usata durante le migrazioni verso la costa ovest degli anni '30 e '40, iniziò poi a cadere in disuso a partire dagli anni '80, quando venne progressivamente rimpiazzata dalle più moderne e attrezzate highways e interstate a scorrimento veloce.
Attraversa ben 8 stati, Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California, e negli anni del suo più intensivo utilizzo, promosse la crescita di numerosi centri e comunità che si trovavano a ridosso o nei suoi paraggi. Interi villaggi svilupparono la propria economia attorno alle necessità di questa strada, percorsa da camionisti e viaggiatori che necessitavano di officine, benzinai, tavole calde e motel.
Man mano che la strada è poi stata soppiantata, tanti di questi centri sono stati abbandonati o si sono semplicemente affievoliti.
Solo a partire dagli anni '90, i vari stati interessati dal percorso della Route 66 hanno iniziato a creare associazioni per la protezione di quanto rimaneva in piedi attorno alla mother road.
La strada è stata inclusa nel patrimonio di interesse storico degli USA e ha acquisito il nome di Historic Route 66. Alcune sezioni del percorso sono anche segnalate come Scenic Byway, e oggi molti degli esercizi che hanno fatto la storia della strada madre, sono stati restaurati, ripristinati, o sono diventati dei musei viventi, e contribuiscono a mantenere viva la storia di questa strada.
La Route 66 è stata oggetto di modifiche al percorso in più di un frangente, soprattutto nel 1937, quando alcuni tratti sono stati abbandonati e sostituiti da nuovi tracciati.
Molti dei tratti precedenti il 1937 sono ormai scomparsi, ma in alcune zone si trova ancora il bivio tra i due tracciati, e potrete scegliere quale percorrere, tenendo in considerazione che i tratti più vecchi spesso muoiono nel nulla, e bisognerà tornare indietro o riallacciarsi alla più vicina Interstate.
Inoltre, in alcuni segmenti la Route 66 è definitivamente scomparsa: non è raro raggiungere una sbarra che segna la fine della strada, oppure vedere l'asfalto perdersi progressivamente tra i campi incolti, e bisogna tenere conto di queste singolarità per pianificare un percorso più o meno continuo. In queste porzioni è necessario tornare alla più vicina deviazione e imboccare la Highway fino al prossimo tratto.
I cartelli che indicano il percorso della Historic Route 66 sono posizionati lungo il tracciato; quando si è costretti a prendere l'autostrada, è probabile che troverete un cartello che indica la prima uscita che si ricongiunge alla Route 66.
Negli stati dell'Illinois, Missouri e Kansas, inoltre, è ben segnalata la distinzione tra i due tratti pre e post 1937 e le indicazioni sono molto dettagliate. Meno negli stati successivi. In realtà, proprio perchè meglio segnalata e conservata, a volte la prima parte della Route 66 risulta più posticcia, qualcosa di più artificiale, conservato meramente a scopo turistico.
Man mano che ci si avventura sulle porzioni più abbandonate della Mother Road, si percepisce meglio la decadenza che orbita attorno ad essa, si fa un salto indietro negli anni '50 e tutto acquista più fascino.
I campi sono tempestati di veicoli abbandonati, pick up o vecchie Chevrolet che arrugginiscono da quasi un secolo. Le cittadine nel deserto iniziano ad essere avamposti sbiaditi dal sole, con le insegne al neon penzolanti, vecchi diner frequentati da motociclisti e camionisti, insegne che si leggono appena ed edifici scrostati.
Le persone che ancora abitano questi posti sono sospese nel tempo come tutto il resto, aggrappate a quello che rimane della Route 66, senza essere state intaccate dalla modernità.