Escursione sulla neve: Biberegg
Siamo onesti, neanche in Svizzera si vede un inverno così tutti gli anni, ma il 2020 è stato uno di quelli eccezionali per gli amanti della neve (due mani in alto per me!). E se anche in città si fa fatica a muoversi per la quantità di neve caduta sulle strade, vuol dire che non ci si deve allontanare molto per trovare montagne e colline ammantate di un consistente strato bianco.
Questa escursione inizia a poco più di 40 minuti di distanza (45 km) da Zurigo, nel Canton Schwyz. Si raggiunge la località di Rothenturm (non sarà difficile riconoscerla, vista la sproporzionata chiesa di Sankt Antonius che troneggia a ridosso della strada), e poco più avanti si parcheggia nell'area sciistica di Biberegg.
Oltre gli skilift, ci si addentra in un bosco, attraverso un romantico ponte in legno su un ruscello, sommerso dalla neve, e attraversata questa piccola foresta, ci si lascia alle spalle le grida dei bambini che sciano e si entra nel silenzio di una vallata punteggiata da fattorie e sparuti alberi su un crinale scosceso.
I sentieri escursionistici sono tutti tracciati dai noti paletti rosa, ma se volete intensificare il divertimento (o la sconsiderata fatica per sollevare le ciaspole per riemergere da un metro di neve) potete tranquillamente deviare dal percorso e tracciare il vostro, mantenendo a vista il sentiero già solcato.
Le ciaspole ai piedi sono fondamentali: ci si addentra nei boschi, si sale in cima attraverso percorsi e anche se il sentiero è già battuto, si affonda dolcemente nella neve e non si riesce a proseguire con i soli scarponcini da trekking.
Ci si scalda subito, su una pendente salita verso un primo bivio, in cui si biforcano diversi percorsi. Noi abbiamo proseguito a sinistra, lungo il percorso 815, verso Banegg - Herrenboden. Ci si addentra, sempre continuando a salire, più dolcemente, in una foresta che sembra uscita da una cartolina della Lapponia. Proseguiamo tra altissimi pini carichi di neve, sulla sinistra compare qualche scorcio della vallata e delle alture al di là, tra la nebbia che si addensa e si dirada.
Oltre il lungo percorso nella foresta, si riemerge su un crinale più spoglio, e si giunge a una croce, il secondo punto più alto dell'escursione e decisamente il più panoramico. Da questo promontorio la vista è incredibile: si apre sul lago di Lucerna (quel giorno coperto da un denso strato di nubi) con la caratteristica sagoma del monte Rigi sul lato opposto.
Pausa pranzo vicino alla croce a Banegg, e poi continuamo a salire per un pò. Arrivati alla seconda croce, non perdetevi la spettacolare vista dietro di voi, con il massiccio del Mythen che compare sulle morbide colline coperte dai pini, con le pareti rocciose aspre e spolverate di neve.
Inizia la discesa verso Herrenboden, tra gli alberi che si addensano e si diradano: la pendenza è notevole su questo versante, e con le ciaspole ai piedi, scivolare rapidamente lungo il pendio è decisamente divertente.
Si giunge vicino ad un secondo piccolo comprensorio sciistico nella località di Mostelberg, dove si trova anche un ponte sospeso che si può attraversare a piedi (374 metri, tra i più lunghi in Europa), e si prosegue salendo ancora per un centinaio di metri, fino a raggiungere un altopiano isolato e silenzioso. Ricompare qualche fattoria, e ci si avvicina di nuovo al crinale di partenza.
Il panorama che questo percorso offre è paragonabile ai più bei panorami alpini, con un moderato sforzo per raggiungere la sommità. Con la neve fresca e alta la passeggiata è abbastanza faticosa, ma la vista sconfinata sulle montagne, i bellissimi boschi e il silenzio delle vallate sommerse dalla nebbia ne valgono ogni singolo minuto.