Consuegra: i mulini a vento di Don Chisciotte
Da Est a Ovest, attraversando la Spagna al volante in estate, lo scenario più caratteristico che rimane impresso nella memoria sono le immense pale eoliche che si stagliano a perdita d'occhio sull'orizzonte, come steli bianchi che emergono dai campi dorati appena mietuti e punteggiati di balle di fieno.
Le temperature estive sono alte, ma il vento incessante che sferza le pianure e gli altipiani spagnoli mitiga l'afa estiva. Il vento è una presenza costante e non a caso i generatori eolici sono diffusi in tutto il territorio. In Spagna l'energia eolica è la prima fonte di elettricità del Paese e risulta ben evidente dalla densità di parchi eolici nei territori pianeggianti. Questi generatori di energia hanno però un'origine più romantica: i mulini a vento. Noi, durante il nostro viaggio dal soleggiato Sud al piovoso Nord, abbiamo fatto tappa in un arido altopiano a sud di Toledo, dove sorge la cittadina di Consuegra.
Questa cittadina fa parte della cosiddetta Ruta de Don Quijote un percorso che traccia il viaggio del famoso condottiero di Miguel de Cervantes. La tappa di Consuegra consiste in un gruppo di 12 mulini a vento che sono protagonisti della nota battaglia di Don Chisciotte contro i mulini.
In questo mentre, scòrsero trenta o quaranta mulini a vento che sono in quella pianura, e come don Chisciotte li ebbe veduti, disse al suo scudiero: — La fortuna va guidando le cose nostre meglio di quel che potessimo desiderare; perché, vedi là, amico Sancio Panza, dove si scorgono trenta o pochi di più, smisurati giganti, con i quali penso di battagliare sì da ammazzarli tutti [...]Quali giganti? — disse Sancio Panza. — Quelli — rispose il padrone — che tu vedi laggiù, con le braccia lunghe, che taluni ne sogliono avere quasi di due leghe. — Guardate — rispose Sancio — che quelli che si vedono laggiù non son giganti, bensì mulini a vento, e quel che in essi sembrano braccia sono le pale che, girate dal vento, fanno andare la macina del mulino.
El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha
Le costruzioni, risalenti al XVII secolo, sono perfettamente conservate: alcuni mulini sono ancora funzionanti, altri ospitano ufficio turistico e negozi di souvenir. Si trovano su un'altura che offre un panorama eccezionali sulle aride pianure circostanti, e sul piccolo centro abitato, un silenzioso agglomerato di case, di qualche bar che sembra immobilizzato negli anni '80 e negozietti con le serrande abbassate all'ora della siesta.
Ogni mulino ha un nome, posizionato sulla porta d'ingresso, che omaggia un personaggio dei racconti di de Cervantes. Meritano una breve sosta per godersi il panorama circostante e scattare qualche foto.